Con il dipinto ad olio intitolato Bagno Capri del 1963, Umberto Vittorini rappresenta uno dei luoghi più frequentati dagli artisti del tempo, ovvero il lido balneare Bagno Capri gestito da Mariuccia Carena, figlia dell’artista Felice Carena. Il soggetto, seppur rientrante nel genere della marina, restituisce una fotografia d’epoca, nella quale si può leggere l’atmosfera vibrante di un luogo divenuto il centro nevralgico delle frequentazioni artistiche. L’opera richiama apertamente la tradizione macchiaiola, in particolare il dipinto La rotonda dei bagni Palmieri di Giovanni Fattori (1866) sia per la scelta del piccolo formato, sia per il soggetto balneare ma soprattutto per l’impostazione prospettica che includesse nella parte alta il tendone da spiaggia. Il dipinto configura in uno studio analitico degli elementi che costituiscono il soggetto stesso, catturandone l’essenza più intima. Il colore, reso attraverso brevi e materiche pennellate di influenza sia impressionista che espressionista, costruisce strato – su – strato una dinamicità delle figure in grado di vibrare nello spazio: non ci sono contorni ma solo volumi che, sovrapposti tramite lo spessore della pittura, catturano l’aspetto luminoso di un paesaggio marino dalla palette fredda. Diverse tonalità di blu ed azzurri, con qualche tocco di magenta e terra di Siena sintetizzano i contorni principali, inserendosi in un modo di osservare la struttura di tipo cezanniano.
Jasmin Prezioso
Storia
Capri Bath House
Umberto Vittorini
UMBERTO VITTORINI (1890-1979)
Capri Bath House (1963)
Oil on board, 30,5×22 cm.
Signed Vittorini down on the left
On the back: “Seaside in Vittoria Apuana, oil painting, 1963, Umberto Vittorini”
Vittorini Barga Collection
With the oil painting entitled Capri Bath House of 1963, Umberto Vittorini portrays one of the places most frequented by artists of the time, the bathing lido Capri Bath House managed by Mariuccia Carena, daughter of the artist Felice Carena. The subject, although falling within the genre of the seascape, gives us a period photograph, in which we can read the vibrant atmosphere of a place that had become the heart of artistic meetings. The work openly recalls the Macchiaioli tradition, in particular the painting The Palmieri Bath House Rotunda by Giovanni Fattori (1866), both for the choice of the small format and the seaside subject, but above all for the perspective setting that included the beach marquee at the top. The painting sets up an analytical study of the elements that make up the subject itself, capturing its most intimate essence. The colour, applied through short and material brushstrokes of both Impressionist and Expressionist influence, builds up layer upon layer a figure dynamism, able to vibrate in space: there are no contours but only volumes that, overlapped through the thickness of the paint, capture the luminous aspect of a seascape with a cold palette. Different shades of blue and light blue, with a few touches of magenta and sienna synthesise the main contours, fitting into a Cézanne-like way of looking at structure.
Jasmin Prezioso