Per più di due ore di concerto, Marco Masini ha intrattenuto il suo pubblico nella serata del 13 Agosto a Villa Bertelli.
Appena mette piedi sul palco, si rivolge alla sua platea così: “Una storia infinita partita 27 anni fa e che ancora oggi condivido con voi e grazie a voi che ci siete sempre”.
Anche da queste parole, si intravede il legame che Marco ha con i ricordi e da cui deriva il titolo dell’album “Spostato di un secondo”, il quale richiama un fantomatico viaggio nel tempo, alla ricerca di risposte che non ha mai avuto e nel tentativo di poter cambiare qualche cosa andato “storto”.
Nonostante il suo attaccamento al passato, l’artista cerca di rinnovarsi sempre,
come dimostra la sua continua ricerca delle sonorità elettroniche, tanto da anticipare anche le tendenze del momento.
“Tu non esisti” apre il concerto, cantata con alle spalle un timer, il quale ha scandito i secondi per tutta la durata dell’esibizione, come una sorta di count-down, a ricordarci il continuo passare del tempo.
Sulle note di “Si può dare di più“ è salito sul palco, tra gli applausi del pubblico, Umberto Tozzi, che si è intrattenuto in una sorta di cabaré con Masini prima di eseguire, in duetto, il celebre brano “Gente di mare“.
Masini ha eseguito le canzoni del suo ultimo album, “Spostato di un secondo“, ma ha rispolverato anche alcuni dei suoi vecchi “classici”. Da “Le ragazze serie“, a “Disperato“, fino a “Malinconoia“ e “Ti vorrei”
Sul finale, Masini ha eseguito le sue canzoni più celebri, una dopo l’altra, da “L’uomo volante“ (brano con cui ha vinto il Festival di Sanremo del 2004), a “Bella stronza“, fino a “Vaffanculo“ e “T’innamorerai“, di quest’ultima è stato richiesto il bis per concludere una serata magica nella cornice di Villa Bertelli.