Francesco Gabbani Occidentali’s Karma, Francesco Gabbani Amen, quasi titoli profetici. Difficile ascoltare un singolo di Francesco Gabbani, senza avere l’impressione di essere bombardati, circondati, assediati. Il suo singolo Occidentali’s Karma è suonato in tutte le radio a tutte le ore, tutti i giorni. Dalle macchine ferme ai semafori, alle radio nei supermercati, dai video in televisione alle cuffie degli iPod, da ovunque arriva Occidentali’s Karma, il pezzo vincitore di Sanremo, di cui si è scritto e si scrive ancora tutto.
Fatto sta, che sembra essere una febbre, una di quelle che coglie l’Italia quando si innamora di una musica e quella musica diventa “la” colonna sonora di un momento, di un periodo, in poche parole entra nella tradizione italiana, diventa parte della nostra cultura. Diventa subito un classico, una canzone con cui i bambini crescono, i ragazzi si innamorano, i genitori si svagano e i nonni si accompagnano. Ogni generazione ha la sua e ogni generazione di critici storce il naso all’avvento dell’ennesimo tormentone.
Non c’è nulla da fare, quando le radio e il gusto del pubblico si allineano alcune canzoni sembra che escano perfino dai tombini o dalle confezioni di Cornetto Algida. Ti ritrovi a cantarle, tuo malgrado e alla fine diventano un sottofondo alla vita. Un motivetto diffuso, le cui parole perdono di significato dopo l’ennesima ripetizione, che diventa etereo, di tutti, di un popolo che lo adotta e lo fa suo. Sta a Francesco Gabbani provare ad andare oltre questo grande successo, a raccontare altro di sé stesso, anche attraverso i concerti, momenti nei quali un artista fa quello che sa fare. I concerti di Francesco Gabbani riempiranno l’estate, le spiagge, i club med, le arene e gli stadi. Non resta che affacciarsi al concerto che farà a Villa Bertelli per farsi contagiare dalla febbre pop.