Durante il periodo mediceo, la nascente industria del marmo in Versilia ebbe un forte incremento.
Un concreto sviluppo prese avvio a seguito del lodo del 1513 di papa Leone X, che restituì ai fiorentini il territorio di Pietrasanta. L’atto rappresentò un momento fondamentale per l’economia della Versilia, anche per la decisione di Leone X di far utilizzare, per la realizzazione della facciata della chiesa di S. Lorenzo, i marmi estratti dalle cave di Seravezza e Cappella. Michelangelo Buonarroti, incaricato della realizzazione del progetto della chiesa di S. Lorenzo, e del lavoro di estrazione dei marmi necessari dai monti della Versilia, si vide costretto ad interrompere l’antica dipendenza da Carrara, dove l’esperienza delle maestranze rendeva più agevole l’approvigionamento.
Il 15 marzo 1518 Michelangelo è a Pietrasanta, dove ai rogiti del notaio Giovanni di Paolo Badessi, stipula un contratto con otto scalpellini di Settignano e con Bastiano di Angelo di Benedetto, detto Angelotto, di Azzano, cavatore, per la fornitura di “…tutte ed ogni qualità di marmi che vanno nelle facciate della detta chiesa de Santo Lorenzo de Florentia…”.
Questa piccola ma significativa mostra vuol mettere in luce, attraverso due disegni e tre documenti autografi del grande maestro, il rapporto e il segno lasciato da Michelangelo nel territorio di Forte dei Marmi.
La mostra si svolgerà dal 19 luglio a 6 ottobre del 2013 e sarà ospitata al Fortino di Forte dei Marmi