La Vittima, opera del 1957, è emblematica della produzione di Maccari. Realizzata con colori ad olio su cartone si posiziona tra pittura, illustrazione e manifesto. Il linguaggio utilizzato, nonostante l’apparente chiarezza del messaggio, si rivela ricco di metafore da cogliere a più livelli; linee nette vengono accompagnate da campiture di colore più o meno piatte, diversificando la donna posizionata a sinistra di gusto grafico-espressionista dal resto dell’opera legata ad una pittoricità più morbida nell’esecuzione. Il colore e i contorni vengono tracciati con movimento, rendendo l’opera carica di gestualità. I due nudi di donna con tacchi moderni, posizionati a tracciare un ipotetico cerchio compositivo, sono il fulcro del dipinto: inserendosi nel tema classico delle bagnanti entrando in contrasto con il resto della scena,  ricordando la tecnica dell’Assemblaggio. La vittima, calpestata dalle donne, è un uomo in uniforme sdraiato orizzontalmente a terra. Il ribaltamento dei ruoli, contestualizzato in una scena di guerra (vedi i militari a cavallo sullo sfondo) contenente anche richiami alle scene campestri della pittura, diventa il linguaggio espressivo che Maccari applica per muovere critiche alla nuova borghesia.

 Jasmin Prezioso

Storia

Mino Maccari, a cura di Giuliano Zingone, edizione Ghirlandina, Mantova-Modena, 1994.

The Victim

Mino Maccari

MINO MACCARI (1898-1989)

The Victim (1957)

Oil on cardboard, 70×50 cm 

Down on the left: Maccari

Ireno Francesconi Collection

The Victim, a work from 1957, is emblematic of Maccari’s production. Created with oil paint on cardboard, it is positioned between painting, illustration and manifesto. The language used, in spite of the apparent clarity of the message, reveals itself to be rich in metaphors to be grasped on several levels; sharp lines are accompanied by more or less flat colour fields, diversifying the woman positioned on the left in a graphic-expressionist style from the rest of the work, which is linked to a softer pictorial style in its execution. The colour and contours are traced with movement, making the work charged with gesturality. The two nudes of women in modern heels, positioned to trace a hypothetical compositional circle, are the crux of the painting: they fit into the classical theme of the bathers by contrasting with the rest of the scene, recalling the Assemblage technique. The victim, trampled by the women, is a man in uniform lying horizontally on the ground. The reversal of roles, contextualised in a war scene (see the military on horseback in the background) also containing references to the country scenes of painting, becomes the expressive language that Maccari applies to make criticism of the new bourgeoisie

Jasmin Prezioso

History

Mino Maccari, a cura di Giuliano Zingone, edizione Ghirlandina, Mantova-Modena, 1994.

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