Dazzi pittore è artista abilissimo, la sua maestria con la scultura è eguagliata dalla sua abilità nel dipingere, capace di cogliere l’essenza del soggetto.

Si dedica alla pittura sin da giovanissimo e continua a praticarla negli anni a venire, prima in privato, poi con mostre personali all’interno delle quali anche la critica si trova costretta ad ammettere la capacità dell’artista.

Tempesta è uno dei 22 dipinti in mostra alla Biennale di Venezia del 1932, una delle prime occasioni in cui Dazzi espone la sua pittura al pubblico.

Un giovane seduto su di uno scoglio, quasi totalmente nudo, se non per la tunica che ancora lo copre, nonostante sia spinta dal forte vento, sfida impavido la potenza delle onde.

Fortemente ispirato dal mare, per molte opere realizzate in Versilia, Dazzi lavora en plein air, riuscendo a cogliere quel guizzo, quel movimento e forza della natura che traspone in pittura e conferisce potenza all’opera.

Benedetta Veschi

Storia

A.V. LAGHI, Arturo Dazzi scultore e pittore, Pacini editore S. P. A., Pisa, 2012, pp. 95-99

A.V. LAGHI, Arturo Dazzi 1881-1966, Roma-Carrara-Forte dei marmi, catalogo della mostra Arturo Dazzi 1881-1966, Roma-Carrara-Forte dei Marmi, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, Roma, 16 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017, p. 104

A.V. LAGHI, Arturo Dazzi. Dipinti e sculture della donazione Dazzi di Forte dei Marmi, Maschietto editore, Firenze, 2002, p. 82

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