Grande estimatore di Guglielmo Marconi, Dazzi ha da sempre seguito le vicende dello scienziato sia a Roma, sia quando viene in Versilia con la nave Elettra.
È Marconi, in qualità di Presidente dell’Accademia italiana, a raccogliere il giuramento di Dazzi per la nomina ad Accademico d’Italia nel 1933. Alla morte dello scienziato il 20 luglio 1937, Dazzi non potrà essere presente in quanto si trova a Parigi.
Al suo rientro a Forte dei Marmi inizia il ritratto per celebrare la grandezza dello studioso.
Prima su carta, poi in gesso, fino alla sua realizzazione in marmo. Il ritratto monumentale di Marconi è realizzato a memoria, in questo modo Dazzi mostra la sua ammirazione con una scultura grande tre volte il reale come testimoniato da una preziosa fotografia.
L’opera conclusa viene collocata nel Museo Marconiano a Pontecchio, e grazie al gesso conservato nella Donazione Dazzi, è stato possibile realizzarne una copia nel 1950.
Benedetta Veschi
Storia
A. V. LAGHI, Arturo Dazzi scultore e pittore, Pacini editore S.p.A, Pisa, 2012, p. 88 e 122
A.V. LAGHI, Arturo Dazzi 1881-1966, Roma-Carrara-Forte dei Marmi catalogo della mostra Arturo Dazzi 1881-1966, Roma-Carrara-Forte dei Marmi, Musei di Villa Torlonia, Casino dei Principi, Roma 16 ottobre 2016 – 29 gennaio 2017, p.92-95
A. V. LAGHI, Arturo Dazzi. Dipinti e sculture della donazione Dazzi di Forte dei Marmi, maschietto editore, Firenze, 2002, p. 124